The linguistic genius of babies

Oggi voglio darvi il buongiorno con questo discorso di Patricia Kuhl sull’apprendimento delle lingue.

Sono evidenziati due punti cruciali:
– C’è un periodo critico nell’apprendimento delle lingue. I neonati e bambini sono dei geni nell’apprendimento delle lingue fino ai 7 anni, poi c’è un declino sistematico delle loro capacità
– E’ necessaria l’interazione umana per imparare una lingua, non c’è nessun tipo di apprendimento mettendo un bambino davanti ad uno schermo


Da guardare tutto, c’è anche la possibilità di aggiungere i sottotitoli in italiano

Ecco la trascrizione del discorso (tradotto da Barbara Casarini e revisionato da Daniele Buratti)

0:11 Voglio che guardiate questo bambino. Ciò che vi attrae sono i suoi occhi e la pelle che vi vien voglia di toccare. Oggi vi parlerò di qualcosa che non potete vedere: di quello che succede nel suo piccolo cervello. Gli strumenti moderni delle neuroscienze ci stanno dimostrando che ciò che succede lì dentro non è meno complesso della scienza missilistica. Ciò che stiamo imparando farà un po’ di luce su ciò che gli scrittori romantici e i poeti hanno descritto come “apertura celestiale” della mente dei bambini.

0:47 Ciò che vediamo qui è una mamma indiana, che parla Koro, una lingua scoperta recentemente. Sta parlando al suo bambino. Ciò che questa madre — e le altre 800 persone che parlano Koro nel mondo —capisce è che, per preservare questa lingua, bisogna parlarla ai bambini. Qui c’è un punto critico. Perché non si può preservare un linguaggio parlandolo a voi e a me, agli adulti? Bene, è una cosa che ha a che fare con il vostro cervello. Ciò che vediamo qui è che c’è un periodo critico per l’apprendimento di una lingua. Per leggere questa diapositiva dovete cercare la vostra età sull’asse orizzontale. (Risate) E vedete sull’asse verticale la vostra capacità di apprendere una seconda lingua. I neonati e i bambini sono dei geni, fino a quando compiono sette anni, dopo c’è un declino sistematico. Dopo la pubertà cadiamo fuori dal grafico. Nessuno scienziato mette in discussione questa curva, ma i laboratori in tutto il mondostanno cercando di capire perché funzioni in questo modo.

1:51 Il lavoro nel mio laboratorio è focalizzato sul primo periodo critico di apprendimento — questo è il periodo in cui i bambini cercano di individuare quali suoni sono usati nella loro lingua. Pensiamo che studiando come vengono imparati i suoni, avremo un modello per il resto del linguaggio, e forse per gli altri periodi critici che possono esserci nell’infanzia a causa dello sviluppo sociale, emozionale e cognitivo. Così abbiamo studiato i neonati utilizzando una tecnica usata in tutto il mondo e i suoni di tutte le lingue. Il neonato siede in grembo a uno dei genitori, e gli insegniamo a girare la testa quando un suono cambia —ad esempio da “ah” ad “i”. Se lo fanno al momento giusto, la scatola nera si illumina e un panda suona un tamburo. Un bimbo di sei mesi adora questo esercizio.

2:32 Che cosa abbiamo imparato? Bene, in tutto il mondo i bambini sono come amo descriverli cittadini del mondo; possono distinguere tutti i suoni di tutte le lingue, non importa quale paese stiamo testando e quale lingua stiamo usando. Questo è notevole perché voi ed io non ci riusciamo. Siamo uditori legati ad una cultura. Possiamo distinguere i suoni della nostra stessa lingua, ma non quelli delle lingue straniere.Nasce quindi la domanda: quando questi cittadini del mondo si trasformano in uditori legati ad una cultura? La risposta è: prima di compiere un anno. Ciò che vedete qui è l’esecuzione del test del girare la testa su bambini testati a Tokyo e negli Stati Uniti, qui a Seattle, mentre ascoltano i suoni “ra” e “la” –suoni importanti in Inglese, ma non in Giapponese. Per i bambini dai sei agli otto mesi sono perfettamente equivalenti. Due mesi dopo succede qualcosa di incredibile. I bambini negli Stati Uniti migliorano sensibilmente, mentre i bambini in Giappone peggiorano di molto, ma entrambi questi gruppi di bambini si stanno preparando esattamente per la lingua che impareranno.

3:32 La domanda è, che cosa succede in questo periodo critico di due mesi? Questo è il periodo dello sviluppo del suono, ma cosa sta succedendo lì dentro? Stanno succedendo due cose. La prima è che i bambini ci stanno ascoltando intenzionalmente, e fanno delle statistiche mentre ci ascoltano parlare –fanno delle statistiche. Ascoltate due madri che parlano la lingua delle mamme — la lingua universale che usiamo quando parliamo ai bambini — prima in Inglese e poi in Giapponese.

4:00 (Video) Madre Inglese: Ah, amo i tuoi occhioni blu — così graziosi e dolci.

4:07 Madre Giapponese: [Giapponese]

4:13 Patricia Kuhl: durante il discorso, quando i bambini ascoltano, fanno delle statistiche sulla lingua che sentono. E queste distribuzioni statistiche aumentano. Quello che abbiamo imparato è che i bambini sono sensibili alle statistiche, e le statistiche del Giapponese e dell’Inglese sono molto, molto diverse.L’Inglese ha un sacco di ‘R’ e di ‘L’ come mostra la distribuzione statistica. La distribuzione del Giapponese è totalmente differente, qui vediamo un gruppo di suoni intermedi, conosciuto come la ‘R’ Giapponese. Così i bambini assorbono le statistiche della lingua e questo modifica il loro cervello; li trasforma da cittadini del mondo in ascoltatori legati ad una cultura. Noi come adulti non assimiliamo più queste statistiche. Siamo governati dalle rappresentazioni mnemoniche che ci siamo formati all’inizio del nostro sviluppo.

5:07 Quindi ciò che vediamo qui sta cambiando i nostri modelli riguardanti il periodo critico. Stiamo sostenendo da un punto di vista matematico che l’apprendimento di un materiale linguistico possa rallentare quando la distribuzione statistica si stabilizza. Questo solleva molte questioni a proposito delle persone bilingui. I bilingui devono tenere in mente due serie statistiche alla volta e giostrarsi tra le due, una dopo l’altra, a seconda della persona con la quale stanno parlando.

5:32 Così ci siamo chiesti i bambini possono fare statistiche su una lingua completamente nuova? Abbiamo fatto dei test facendo ascoltare a dei bambini Americani, che non avevano mai sentito una seconda lingua, il Mandarino per la prima volta durante i periodo critico. Sapevamo che, quando erano stati testati dei monolingua sui suoni del Mandarino a Taipei e a Seattle, avevano mostrato lo stesso schema. A sei, otto mesi, sono totalmente equivalenti. Due mesi dopo, accade qualcosa d’incredibile. Ma sono i bambini di Taiwan a migliorare, non quelli Americani. Abbiamo fatto ascoltare, in questo periodo, il Mandarino a dei bambini Americani. Era come se avessero dei parenti Cinesi venuti in visita per un mese in casa loroche parlavano ai bambini nel corso di dodici sessioni. Ecco come era in laboratorio.

6:13 (Video) Persona che parla Mandarino: [Mandarino]

6:35 PK: quindi, cosa abbiamo fatto ai loro piccoli cervelli? (Risate) Abbiamo dovuto istituire un gruppo di controllo per essere sicuri che il solo venire in laboratorio non migliorasse la loro abilità nel Mandarino.Così un gruppo di bambini è venuto ed ha ascoltato l’Inglese. E possiamo vedere dal grafico che l’esposizione all’Inglese non ha migliorato il loro Mandarino. Ma guardate cosa è successo ai bambiniesposti al Mandarino per 12 sessioni. Sono bravi quanto i bimbi di Taiwan che lo hanno ascoltato per 10 mesi e mezzo. Questo ha dimostrato che i bambini fanno delle statistiche su una nuova lingua. Qualsiasi cosa gli si metta di fronte, fanno delle statistiche su di essa.

7:09 Ci siamo chiesti quale ruolo ha giocato l’essere umano in questo esercizio di apprendimento. Quindi abbiamo abbiamo preso un altro gruppo di bambini nel quale i bambini hanno avuto lo stesso dosaggio, le stesse 12 sessioni, ma attraverso un televisore e un altro gruppo di bambini che ha avuto solo un’esposizione audio e guardava un orsetto sullo schermo. Cosa abbiamo fatto ai loro cervelli? Quello che vedete sono i risultati del test audio — nessun tipo di apprendimento — e i risultati del video —nessun tipo di apprendimento. Ci vuole un essere umano per far si che i bambini facciano delle statistiche. La parte ‘sociale’ del cervello prende il controllo quando i bambini fanno le loro statistiche.

7:48 Vogliamo entrare nel cervello e vedere queste cose accadere mentre i bambini sono di fronte alla televisione, o mentre sono di fronte ad un essere umano. Fortunatamente disponiamo di una nuova macchina, il magnetoencefalografo, che ci permette di farlo. Assomiglia ad un casco asciugacapelli marziano. Ma è completamente innocuo, totalmente non invasivo e silenzioso. Vogliamo una precisione millimetrica per quanto attiene alla dimensione spaziale e una precisione di millisecondi per i 306 sensori SQUID — dispositivi superconduttori a interferenza quantistica — che catturano i campi magnetici che cambiano quando pensiamo. Siamo i primi al mondo a studiare dei bambini con un magnetoencefalografo mentre stanno imparando.

8:33 Così, questa è la piccola Emma. Ha sei mesi. Sta ascoltando diverse lingue con le cuffie che ha nelle orecchie. Come potete vedere, si può muovere. Seguiamo la sua testa con dei piccoli sensori in una cuffia, così può muoversi senza costrizioni. E’ un tour de force tecnico. Che cosa stiamo vedendo?Vediamo il cervello della bambina. Quando la bimba sente un suono nella sua lingua si illumina l’area dedicata all’udito, e successivamente le aree che la circondano, che pensiamo essere legate alla coerenza, che coordinano il cervello con le sue diverse aree, e alla causalità, ossia un’area del cervello che causa l’attivazione di un’altra.

9:14 Stiamo entrando in una grande età dell’oro della conoscenza dello sviluppo del cervello dei bambini.Saremo in grado di vedere il cervello di un bambino mentre prova un’emozione, mentre impara a parlare e a leggere, mentre risolve un problema matematico, mentre ha un’idea. E saremo capaci di scoprire degli interventi sul cervello per bambini con difficoltà di apprendimento. Come hanno descritto poeti e scrittori,saremo capaci di vedere, penso, questa meravigliosa apertura, l’apertura a tutto tondo della mente di un bambino. Studiando il cervello dei bambini, scopriremo le verità più profonde riguardo ciò che significa essere umani, e in questo processo, potremo forse riuscire a mantenere una mente aperta all’apprendimento per tutta la vita.

10:02 Grazie.

10:04 (Applausi)

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